Uno degli obblighi del datore di lavoro è quello di nominare e formare l’addetto al primo soccorso aziendale.
L’art. 45 del D. Lgs 81/08 stabilisce che "il datore di lavoro, tenendo conto della natura della attività e delle dimensioni dell'azienda o della unità produttiva, sentito il medico competente ove nominato, prende i provvedimenti necessari in materia di primo soccorso e di assistenza medica di emergenza, tenendo conto delle altre eventuali persone presenti suoi luoghi e stabilendo i necessari rapporti con i servizi esterni, anche per il trasporto dei lavoratori infortunati".
Il D. Lgs 81/08 introduce quindi il termine di "primo soccorso" e non di "pronto soccorso".
Qual è la differenza?
Per "primo soccorso" si intende l'insieme delle azioni che permettono di aiutare una o più persone in difficoltà, nell'attesa dell'arrivo dei soccorsi qualificati.
Nessuna azione deve essere svolta senza aver valutato la scena dell'evento.
Appena possibile, dopo aver compiuto un esame primario inerente i parametri vitali, è necessario effettuare una chiamata d'emergenza per attivare la catena del soccorso, adeguatamente predisposta dal datore di lavoro e finalizzata ad assicurare l'arrivo di personale specializzato e l'eventuale trasporto presso il più vicino centro medico con possibilità anche di ricovero.
Per "pronto soccorso" si intende invece, l'intervento svolto da personale sanitario professionale.
In generale i principali compiti dell'addetto al primo soccorso aziendale sono:
- essere in grado di riconoscere un'emergenza sanitaria e identificare l'infortunio
- saper valutare le funzioni vitali e le condizioni generali dell'infortunato
- saper svolgere le azioni di primo intervento
- assistere l'infortunato in attesa dell'arrivo dei soccorsi
- conoscere le modalità di allerta del sistema di soccorso
Fonte: Inail.it
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