L'illuminazione negli ambienti di lavoro

Il D. Lgs 81/08 stabilisce che “a meno che non sia richiesto diversamente dalle necessità delle lavorazioni e salvo che non si tratti di locali sotterranei, i luoghi di lavoro devono disporre di sufficiente luce naturale.

In ogni caso, tutti i predetti locali e luoghi di lavoro devono essere dotati di dispositivi che consentano un’illuminazione artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere dei lavoratori".

 

 

Un ambiente  luminoso può essere realizzato facendo ricorso a sorgenti luminose di tipo naturale e/o artificiale.

In generale illuminazione deve avere le seguenti caratteristiche:

  • essere adatta per l’ambiente e l’attività svolta

  • permettere alle persone di distinguere i colori e i pericoli

  • non provocare fenomeni di abbagliamento

  • non provocare fenomeni di riflessioni indesiderate o zone d’ombra

 

I possibili pericoli causati da un ambiente di lavoro male illuminato possono  essere:

  • affaticamento visivo causato dalla continua necessità di effettuare molteplici regolazioni della vista a causa di illuminazione sfavorevole

  • disturbi a carico dell’apparato muscolo-scheletrico dovuti a posture incongrue assunte per compensare condizioni di illuminazione non idonee

  • infortuni causati da una scarsa illuminazione che possono provocare cadute, urti contro oggetti o entrare in contatto con parti pericolose delle attrezzature, investimenti da mezzi in movimento dovuti a fonti abbaglianti

 

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