Gli agenti cancerogeni e mutageni sono presenti in molti ambiti lavorativi.
Alcuni studi hanno infatti evidenziato un aumento del rischio di tumore delle cavità nasali per chi è a contatto con le polveri di legno, come falegnami, carpentieri, etc..
Nell’ industria petrolchimica l’esposizione al benzene causa un’incidenza di patologie leucemiche.
L’esposizione al cromo esavalente può causare l’insorgenza di neoplasie al polmone, così come l’esposizione agli idrocarburi policiclici aromatici.
Secondo uno studio dello IARC sarebbero circa 400 gli agenti potenzialmente cancerogeni per l’uomo.
Nel caso di aziende nelle quali è presente il rischio da esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni, la misura di prevenzione ottimale è quella di andare a sostituire tali sostanze o preparati con altri non pericolosi o comunque meno pericolosi per la salute.
Altre misure di prevenzione da adottare nelle aziende con esposizioni a sostanze cancerogeni o mutagene sono:
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utilizzare queste sostanze in quantità necessarie alla produzione ed evitare l’accumulo nei luoghi di lavoro
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isolare e segnalare le aree dove avvengono produzioni che utilizzano tali sostanze
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divieto assoluto di mangiare, bere o fumare nelle aree di produzione interessate
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effettuare periodiche pulizie degli ambienti di lavoro e macchinari
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conservare, manipolare, trasportare e smaltire tali sostanze seguendo sempre le indicazioni fornite dalla scheda di sicurezza del prodotto
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adottare sistemi di lavorazione a ciclo chiuso per ridurre il contatto di tali sostanze con gli operatorie e diminuire la dispersione nell’ambiente circostante
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seguire il protocollo sanitario stabilito dal Medico Competente e allontanare dalle zone di produzione interessate da tali sostanze i soggetti più sensibili come ad esempio donne in gravidanza o allattamento, soggetti immunodepressi, etc…
Gli agenti cancerogeni e/o mutageni sono descritti nell’art. 234 del D. Lgs. 81/08.
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